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Le strutture grammaticali

​Un altro problema derivante dall'uso dell'italiano mentre si ascolta l'inglese, oltre allo spreco di energia, il distrarvi e l'indurvi ad inventare, è tradurre vocabolo per vocabolo: ciò rende il tutto ancor più difficile.

Partiremo con due esempi banalissimi che anche un principiante avrà sicuramente sentito. “What’s your name?” significa “come ti chiami?”, i più memorizzano questa frase come some fosse un vocabolo unico nella memoria. Se chiedete ad un bambino che conosce la frase “What's your name?” vi dirà che vuol dire “come ti chiami?” (NB abbiamo tutta una serie di corsi ed attività per bambini).

Forse sa che “what” vuol dire, in genere, cosa, “s” è, “your” tuo e “name” nome. Pensate a quanta energia serve a riformulare “cosa è tuo nome?”. Se vi chiedo what's her name? in italiano: "come si chiama lei?", notereste (in questa sede per iscritto risulta sfalsato) che passano vari secondi, anziché una risposta immediata. Un altro esempio da prima lezione di ogni altro corso di inglese tradizionale, per la domanda "how are you?" vale quanto sopra, ma se cambiamo soggetto.. leggete come fosse inglese maccheronico (letto come viene scritto) [hauz ioo mather?], quanto tempo impiegate (pensate prima di leggere la soluzione) a riformulare “come è tua madre?” ? Senza contare che il 99% dei soggetti da noi incontrati cerca di riformulare il pensiero “casa tua madre” nel significato corretto “come sta tua madre?” della domanda che scritta è "how's your mother?".

Immaginate gli infiniti casi di combinazioni di parole che esistono! Molto più veloce è imparare senza fare errori, ovvero traducendo in inglese quanto si è in grado di tradurre e non tentare nemmeno di farlo per ciò che non si conosce. Cosa siamo capaci di tradurre? Sarà il vostro insegnante a dirvelo. Cheer up! Le strutture sono poche!

© Madrelingua English School. 

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