Tradurre in italiano impedisce la comprensione

Tradurre richiede molta energia e sforzo mentale nella ricerca dei vocaboli adatti oltre che nella ricostruzione con strutture diverse, appartenenti alla lingua italiana. Finché si tratta di singoli sostantivi, oggetti materiali, tradurre è quasi sempre facile e diretto, ma è comunque inutile; avendo visualizzato l'oggetto menzionato, perchè dedicare energia e tempo per pensare a come si dice in italiano?
Oltre a sprecare energia, tempo e pensieri, possiamo incorrere in errore! Poniamo di sentire la parola [pæn], se riconosciamo il suono [pen], il più vicino suono che conosciamo perché italiano mentre il primo non lo è, e ci convinciamo che conosciamo la parola, immagineremo una biro, a quel punto penseremo in italiano:“penna!”. Teoricamente l'avevamo già capita, visualizzata, perché attivare la parte del nostro cervello dedita a ricordare l’italiano, i suoi suoni e le sue strutture? Inoltre dimenticheremmo perché si è tirata in ballo la penna nel discorso e peggio ancora ci renderemmo conto a fine discussione, dopo innumerevoli ripetizioni ed ulteriori pensieri in italiano, che in realtà si parlava di una padella e che mettere il sale nella penna effettivamente continuava a creare scompiglio.
In realtà solo riconoscendo correttamente i suoni potrete vedere la padella in tempo zero! Altrimenti ricorrereste ad adattamenti fonetici pressapochisti. Potrete dire di averla capita con certezza solo visualizzando il contesto e lasciando lavorare il nostro cervello senza intralciarlo pensando in italiano, giustamente immaginando la padella nel contesto di preparazione di una frittata, non autoconvincendosi con “ah si ha detto metto un po' d'olio nella padella”; insistiamo! L’avevate già capita e visualizzata, perché dedicare tempo ed energia per attivare la parte del nostro cervello dedita a ricordare l’italiano, i suoi suoni e le sue strutture?
E' ovvio che un madrelingua italiano pensa in italiano ma uno degli skills che riusciamo ad insegnare ai nostri studenti è quello di non tradurre dall'inglese all'italiano.
Per comprendere l’inglese occorre innanzitutto individuare le parole pronunciate e riconoscerle; poi serve avere un glossario sufficientemente esteso di vocaboli conosciuti; infine bisogna saperne le strutture. Perché gli studenti italiani hanno tanta difficoltà nel riconoscere le parole?